Non è semplice raccontare quello che si è svolto sul palco del Teatro Ponchielli di Cremona giovedì 19 dicembre. Chiunque ci sia stato, nel pubblico o sulla scena, non può essere tornato a casa senza un’emozione: la festa della Vanoli Young ha lasciato un segno, facendo ballare, cantare e sorridere tutti.
Tutto è partito quest’estate come una pazza idea, ma si sa, conta molto l’entusiasmo con cui si coinvolgono le persone. E Marco Tempesta, responsabile Minibasket e Eventi alla Vanoli Basket Cremona, lo sa molto bene. Fin da subito una cosa era certa: non sarà una festa qualsiasi, una cosa già vista; noi vogliamo un vero e proprio show per riscoprire le emozioni che spesso teniamo dentro, per sentire le parole che a volte non abbiamo il coraggio di dire e di ascoltare, per vedere cose che probabilmente non abbiamo mai visto. E deve essere uno spettacolo per tutti, che coinvolga dai piccini ai loro nonni assiepati nei palchetti.
Da quella chiacchierata estiva ne sono susseguite tante altre e via via sempre più persone hanno iniziato a pensare in grande, a credere in un evento che lasciasse il segno con l’arte al centro – perché il Teatro Ponchielli esige – e con le emozioni che come bollicine prima o poi scoppieranno in superficie. Ed è così che è nato Natale a Casa Ponchielli, lo spettacolo della Vanoli Young per viaggiare dentro le emozioni.
Appena entrati in platea, lo spirito della festa era già a fior di pelle con la musica di Easy B, il dj del PalaRadi, e l’animazione di Andrea Bonzio di Radio Bruno. Andrea Cigni, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Ponchielli di Cremona, ha fatto gli onori di casa e ha ricevuto da Andrea Conti la maglia della Vanoli, a rafforzare un legame nato già nella passata stagione e che continua a generare momenti di valore tra arte e sport.
Tra spezzoni di film e monologhi famosi, il palco più famoso di Cremona ha ospitato i Pulcini per ballare accompagnati dai suoni della Junion Band – che il pubblico del PalaRadi ha già conosciuto durante l’esecuzione dell’inno di Mameli – e dei Marubins, piccoli percussionisti che hanno fatto muovere tutto il teatro. Ma non era ancora il momento di concludere le danze, soprattutto quelle delle ragazze della scuola Cremona Dance&Co, vere e proprie “compagne di squadra” delle partite al palazzetto della Vanoli.
Insieme agli Scoiattoli, hanno dato vita a uno spettacolo che all’improvviso si è spostato sul soffitto, da dove sono comparsi dei palloni illuminati per la sorpresa di tutto il pubblico. Di emozioni da sentire, però, ce n’erano ancora tante. Senza dubbio, tra le più attese c’erano quelle suscitate dai Da Move, collettivo di artisti milanesi capaci di trasformare insieme ai ragazzi della U14 e U15 un semplice pallone da basket e una bicicletta in un freestyle unico. I suoni della platea sono passati dalla gioia allo stupore, coinvolgendo tutta la platea gremita dai ragazzi che supportavano con le grida ogni numero sul palco.
Poi è stata la volta degli Aquilotti con il monologo ispirato dal film Coach Carter, seguiti dalle note di DJ Kharfi, artista internazionale, capace in pochi minuti di riscaldare con la sua consolle il teatro e di emozionarlo fino all’esibizione dello striscione “STOP WAR”, un messaggio che nelle mani dei ragazzi della Vanoli ha colpito dritto al cuore.
Stefano Goldaniga, invece, ha portato un’arte nuova: il suo spettacolo, del tutto inedito, si è creato direttamente sul palco improvvisando con i ragazzi delle U12 e U13, trovando parole che lasciassero un solco e lanciando provocazioni semplici ma forti, come il mantra “il basket è vita” che tutto il Ponchielli ha scandito all’unisono. Le ragazze Cremona Pink hanno invece recitato il pezzo “Abbattiamo il muro”, una rappresentazione grafica della società di questi tempi, portando lo spettacolo alle emozioni finali grazie alla Libreria Timpetill e a Matti da Rilegare.
La splendida voce di Giulia Dagani accompagnata da Marta Tonghini è stata la ciliegina sulla torta: il momento pelle d’oca è coinciso con “Heal the World” e “Ditemi dove andare” (brano inedito della cantautrice cremonese), ma è sulle note di “All I Want For Christmas” che è comparsa a sorpresa la squadra di coach Cavina.
Saliti sul palco tra le grida di tutto il teatro, capitan Lacey ha rivolto i suoi auguri in italiano e tutti i ragazzi hanno distribuito i regali ai loro giovanissimi colleghi.
Questo è solo il racconto delle cose principali, delle emozioni più facili. Per quelle più complesse, invece, ci sarà sempre tempo: del resto, questo spettacolo è destinato a rimanere ancora per tanto, tanto tempo nei ricordi di tutti.